I dati relativi alle malattie professionali 2020 confermano ancora una volta l’alta rischiosità del comparto costruzioni, pur riscontrando nel 2020 una diminuzione del 25,7% , I dati del 2020 sono infatti influenzati dall’emergenza covid-19 che, con la sospensione temporanea nel corso dell’anno di molte attività economiche, ha ridotto il dato delle denunce per le malattie professionali.
Le tipologie di malattie professionali che sono state denunciate: Le principali malattie professionali che si manifestano nel settore delle costruzioni sono quelle che interessano il sistema osteomuscolare e il tessuto connettivo (71,6% del totale), quali discopatie e affezioni di sinoviali, tendini, borse, legamenti e tessuti molli causate in particolare da movimenti ripetuti degli arti superiori nonché da fasi di movimentazione manuale, di traino e di spinta di carichi svolte spesso con elevato sforzo fisico e in condizioni posturali inadeguate. Inoltre, esse vengono talvolta eseguite in condizioni climatiche sfavorevoli o possono richiedere l’uso di strumenti vibranti come trapani e martelli pneumatici.
I lavoratori più colpiti sono i muratori, i carpentieri, i pavimentisti, i tinteggiatori, gli idraulici e i manovali (63% del totale).
Seguono poi le malattie del sistema nervoso con l’11,0% (soprattutto sindrome del tunnel carpale e disturbi del plesso lombosacrale) e quelle dell’orecchio (10,7%) quali ipoacusia da rumore per l’esposizione dei lavoratori edili a rumori dannosi come il martello pneumatico, le seghe circolari e i compressori. Da evidenziare inoltre che per la presenza di polveri o sostanze dannose, gli edili sono soggetti anche a malattie dell’apparato respiratorio, quali la pneumoconiosi da asbesto e da altre polveri anche contenenti silice, le placche pleuriche e la bronchite cronica.
Si rende necessario quindi nel settore delle costruzioni, più che in altri settori, verificare con i propri consulenti assicurativi di prevedere la presenza della garanzia specifica che vada a rispondere alle richieste danni relative alle malattie professionali.
(fonti: dati Inail statistici 30.04.2021, articolo assinews.it del 11/11/2021)